Torna a vivere sull’Altopiano vicentino il polo della mondanità.
Probabilmente anche uno sguardo attento non se ne accorgerebbe ma, osservando bene, la rinnovata facciata dello Sporting di Asiago già racconta l’avvio di un nuovo capitolo del secolare albergo della capitale dell’Altopiano dei Sette Comuni in provincia di Vicenza.
La sobria scritta ‘Sporting American Bar – Sporting Residence Hotel’ è stata sostituita, quasi impercettibilmente, da ‘Sporting Restaurant & Bar – Asiago Sporting Hotel & Spa’. Un nonnulla? Macché: questa rivoluzione contiene tutta la filosofia di chi negli ultimi anni si è preso a cuore il destino del celebre albergo famoso per gli appuntamenti mondani, sportivi, culinari, divenuto nel tempo una sorta di nobile decaduto dopo la chiusura di cinque anni fa. La rinascita, ufficializzata con l’apertura del 24 dicembre 2019, è dovuta alla volontà imprenditoriale e ad un investimento di alcuni milioni della famiglia trevigiana Zago, capitanata dall’industriale Bruno Zago a guida , tra l’altro, della Pro. Gest azienda specializzata nello sviluppo ecologico della carta riciclata.
“E’ stata una scelta della famiglia – spiega sorridendo Zago ,70 anni festeggiati il 4 gennaio – che ha accettato con crescente entusiasmo la mia indicazione, e qualche mia pressione. Ora eccoci, dopo aver acquisito l’immobile ad un’asta nel 2017, in questa nuova avventura. Abbiamo voluto creare un’atmosfera degna di Asiago, di queste montagne. Interni caldi, accoglienti, una struttura di classe non inavvicinabile ma accogliente al punto giusto. Un punto di riferimento per ospiti di ogni età”.
La ristrutturazione non ancora del tutto completata – solo nella prossima primavera aprirà un’area retrostante esterna destinata all’intrattenimento con ‘baitabar’ e lo sviluppo di alcuni negozi – ha permesso la realizzazione di 26 suite, un bar e un ristorante completati da un centro benessere di oltre 700 metri quadrati con aree relax, umide e secche, una nuova piscina, zona massaggi. Bar ristorante e spa sono aperti alla clientela esterna all’hotel facendo dello Sporting, un polo di attrattiva turistica. La guida dell’intera struttura è affidata a Valentina Zago, una dei quattro figli dell’imprenditore. “Sono commossa dall’affetto che ci ha circondato in questo nostro lavoro – sottolinea Valentina Zago – tutti, istituzioni locali comprese, ci stimolavano a guardare avanti. Credo che l’apertura proprio per Natale sia significativa perché quando questa era una dimora privata la popolazione si radunava a cantare la stella qui davanti ricevendo dai proprietari, i Compri, regali e vino caldo. Uno spirito di accoglienza che vorremmo fare nostro”.
“Sono felicissimo – commenta il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern – della rinascita di questa struttura, storicamente fiore all’occhiello del nostro capoluogo. Grazie a Zago, che crede fortemente nello sviluppo asiaghese, possiamo accrescere il nostro livello ricettivo . Si tratta di un segnale positivo che conferma un trend di crescita anche economica in controtendenza agli ultimi 20 anni”.
Bruno Zago, da sempre innamorato dell’altopiano vicentino, nel 2014 aveva acquistato la società di gestione dell’aeroporto Romeo Sartori di Asiago portando l’aerostazione, dotata di un ricercato ristorante, a diventare tra le mete più interessanti di appassionati piloti turistici italiani ed europei. In attesa dell’entrata in esercizio dello Sporting, dal punto di vista dell’accoglienza la famiglia Zago non aveva trascurato il suo amore per Venezia aprendo negli ultimi anni il ‘Boutique Hotel – Riva del Vin’ a Rialto e il Ca’ Vendramin Zago di Santa Fosca. Da Venezia alla Sardegna per un appassionato di volo come Zago, il salto è breve. “Stiamo ristrutturando un borgo in costa azzurra – conclude l’imprenditore – ma di questo parleremo in estate”.