Con “Philia” i Lions si propongono di dare dignità e valore alle persone più fragili
Il programma “I Lions e la Disabilità” istituito nel 2016/2017 diventa “Progetto Philia”. La modifica nasce dalla precisa intenzione di non classificare le persone con etichette. Sottolinea il coordinatore del lavoro per il distretto Lions 108Ta1, comprendente le provincie di Bolzano, Trento, Verona e Vicenza, Ezzelino Bressan, “handicap, diversamente abile, disabile, portatore di handicap e tante altre definizioni possono involontariamente offrire un alibi pensando che qualcuno si dedicherà a loro e creare una sensazione di invisibilità e disinteresse in queste persone che non hanno scelto la loro patologia ma che dovranno portare per la vita. E’ drammatico leggere o sentire quello che vedono o percepiscono chiedendo a gran voce, con le loro capacità, di essere considerati a pieno diritto appartenenti a questa società definita “civile”. Società che divide e toglie delle note fondamentali evitando di realizzare una perfetta sintonia della Vita”. L’impegno dei componenti del gruppo, come persone e come appartenenti al Lions International, è quello di essere di aiuto per dare dignità e valore ai più fragili affinché non siano considerati un peso o inferiori. Nel marzo scorso avevano programmato di realizzare un convegno spettacolo con la segnalazione di realtà positive presenti sul territorio, in contrapposizione alle cattive notizie di maltrattamenti quotidianamente diffuse dai media. Per i noti motivi il programma sarà proposto al prossimo convegno del Mediterraneo, che si terrà nella primavera 2021 con il sempre attuale motto: “Noi serviamo nella diversità” perfettamente in linea con quello proposto dal Presidente Internazionale Lions di quest’anno Jung-Yul Choi: “Uniti nella gentilezza e diversità”.