Siete stati in cantina e avete visto che manca ancora qualcosa per onorare la vostra tavola delle feste? Fate un salto alla Cantina storica Zeni di Bardolino, affacciata sulla sponda veronese del lago di Garda. Innanzitutto godrete di un microclima dolce, fuori dalle nebbie e dal gelo; immergetevi poi in spazi e sale che trovate solo qui. Volete affinare il vostro olfatto e sorprendere i commensali con rinnovata competenza? Entrate in “GO”, la prima galleria olfattiva italiana unicamente dedicata al vino. In un’atmosfera quasi rarefatta e resa ancora più suggestiva dalla penombra, dal gioco di luci e dalla musica che riprende il ritmo cardiaco, scoprirete “a ritroso” due tra le preziose referenze che Zeni1870 mette in degustazione. Sono 14 i cofanetti con all’interno gli aromi e i sentori; ogni visitatore, munito di copri dita per garantire la massima igiene, si sposta di cofanetto in cofanetto esercitando la propria memoria olfattiva alla scoperta di profumi e ricordi. Periodicamente, viene aperto il caveau per degustazioni emozionanti, come quella dell’Amarone Nino Zeni, top di gamma della cantina, in edizione limitata, etichetta dedicata a Nino Zeni, padre di Fausto, Elena e Federica, quinta generazione alla guida dell’azienda. Altro luogo glamour è la Bottaia di 1400 metri quadrati che racchiude il tesoro enoico di barriques, tonneau e botti di rovere per l’affinamento dei grandi vini rossi veronesi, a cominciare dall’Amarone. Qui, in un’area sotterranea, i visitatori si muovono in un suggestivo silenzio, ascoltando il lento maturare del vino e ammirando il prezioso soffitto, affrescato con scene mitologiche ispirate alla figura di Bacco. In questo spazio si degustano le pregiate selezioni dei vini Zeni1870, in abbinamento ad assaggi gourmet. Non manca il wine shop, rinnovato nel concept, nella scelta cromatica e nell’arredo, e il Museo, che stupisce ogni volta per la ricchezza della sua cultura materiale. Tra le etichette più note è un gran piacere gustare Filari del Nino – Bardolino Doc Classico; Chiaretto In Anfora – Doc Classico; Cruino IGT; Vigne Alte – Amarone della Valpolicella Docg; Marogne – Lugana Doc. Innumerevoli i premi, in oltre centocinquant’anni di storia enologica; segnalo gli ultimi due del 2021. Vinous, la testata indipendente creata da Antonio Galloni, celebre critico enologico americano di fama internazionale, ha premiato il Chiaretto doc Classico Vigne Alte annata 2020 con 90 punti su 100; il Cruino Igt Rosso Veronese annata 2018 ha meritato l’Award Oro al 30° Merano Wine Festival. Particolarmente caro alla famiglia è il Cruino, perché nacque dalla geniale intuizione di Nino Zeni nel 1986: vinificò per primo nel veronese la Corvina Grossa in purezza e propose, per di più, l’affinamento in barriques, piccole botti di rovere francese, da cui è nato questo nettare rosso rubino dai riflessi granati, elegante e complesso, percorso da sentori di spezie e frutta secca. www.zeni.it

Buone feste!

Scritto da:

Claudia Farina

Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino ed eresie medioevali, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Collabora con VeraClasse-Travel &Lifestyle Magazine e Food Travel Verde Gusto.
Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino).
Ultimi libri pubblicati: “Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio” Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto “Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna”; “La svolta nei racconti di dieci donne”; “Boni Homini. Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena”; “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”.