Di Arena, a Verona, ce ne sono due. L’una è il monumentale anfiteatro del I secolo d. C., il più grande e suggestivo teatro lirico all’aperto del mondo, l’altra è un bellissimo salone affrescato a tema circense all’interno dello storico Hotel Due Torri, prestigiosa struttura luxury situata in un palazzo del XIII secolo, nel centro storico scaligero. Ed è proprio l’ampio salone affrescato dal maestro Pino Casarini ad esibire fino al 3 aprile una mostra dedicata ad Antonio Vangelli. Quindici quadri appartenenti alla serie “Famiglia del circo”, un tema molto caro al pittore romano fin dai primi anni ’50, sono disseminati nell’ampio salone, che funge da scenario a eventi culturali, artistici ed espositivi. La personalità artistica di Vangelli e il dialogo speciale tra il mondo circense di Casarini e di Vegelli, sono stati illustrati alla vernice – con introduzione del direttore dell’hotel Silvano De Rosa – dalla psicanalista Anna Spadafora, direttrice editoriale de “La città del secondo rinascimento”, e da Sergio Dalla Val, scrittore, scienziato della comunicazione e cifrante. Non è casuale, parlando delle qualità distintive delle opere di Vangelli, che si sia formato negli ambienti colti della capitale, entrando in contatto con artisti e letterati come Giuseppe Ungaretti, Leonardo Sinisgalli, Cesare Zavattini e Renato Guttuso. Figura di spicco della scena artista del secondo novecento italiano, il pittore ha dato vita a una propria sintassi espressiva, fatta di geometrie di colore e materia, dando forma a una cifra stilistica irripetibile e riconoscibile. I dipinti di Antonio Vegelli sono stati selezionati dalla casa editrice Spirali, che ha pubblicato il catalogo dedicato all’artista, traendo ispirazione dall’Arena Casarini, affrescata dal maestro quasi in contemporanea con la poetica circense del Vegelli.
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