E’ passato un mese, ma certe esperienze sensoriali non si dimenticano. Alludo alla Masterclass “Asiago Dop & Drink” che si è svolta alla Loggia di Fra Giocondo nella prima serata del Vinitaly, nel clima festoso di Vinitaly & The City in Piazza dei Signori a Verona. Nella Sala Rossa, già di per sé attraente per storia ed arte, si è consumato un felice connubio tra Asiago DOP e cocktail. Francesco Gubert, esperto assaggiatore di formaggi, ha condotto la degustazione con ineguagliabile talento e passione, lui che del tema se ne intende davvero, fin dall’infanzia, avendo fatto il casaro nel Trentino. Andrea Cason, famoso bartender della mixology, ha profuso conoscenze e inventiva nella creazione dei drink. Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, ha aperto e chiuso la serata.
Già l’aperitivo presso Romeo Bistrot & Cocktail Bar – di cui è socio fondatore lo stesso Cason -, nuova realtà veronese all’interno di una splendida chiesa del XIII secolo nel centro storico della città, aveva preannunciato la sorprendente serata. L’Asiago Dop offre un’ampia gamma di stagionature, dai venti giorni del prodotto denominato Fresco, agli oltre dieci anni dello Stagionato Stravecchio. Un “altopiano” di sapori per una varietà di preferenze.


Alla masterclass ASIAGO DOP & DRINK abbiamo assaggiato tre cocktail, in abbinamento con le varie stagionature di formaggio Asiago. Due sono stati realizzati utilizzando il formaggio come ingrediente, attraverso dei processi di infusione del prodotto, utilizzando strumenti e tecniche innovative che consentono di ottenere dei cocktail insoliti. Abbiamo gustato l’Asiago DOP Fresco Riserva e l’Asiago DOP a caglio vegetale, due tipologie nuove, introdotte da poco nel disciplinare rinnovato di recente.


E’ stato l’unico formaggio a rappresentare la produzione lattiero-casearia italiana a Operawine, il prestigioso evento d’apertura del Vinitaly, con i migliori cento produttori italiani selezionati da Wine Spectator, per far scoprire le diverse e sorprendenti possibilità di abbinamento dell’ Asiago con il vino; notevole il pairing con le tre tipologie di Pinot Grigio Delle Venezie; emozionante l’incontro tra la mixology e l’anima giovane e glamour dell’Asiago nello spazio fieristico dedicato alla scoperta e sperimentazione delle combinazioni più originali ed esclusive di alcolici e bevande.
Ecco il florilegio delle tipologie per soddisfare ogni gusto: Asiago DOP Fresco, Asiago DOP Riserva, Asiago DOP Caglio Vegetale, Asiago DOP PDM, Asiago DOP Mezzano, Asiago DOP Vecchio, Asiago DOP Stravecchio, Asiago DOP Stagionato Caglio Vegetale, Asiago DOP Stagionato PDM.

Scritto da:

Claudia Farina

Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino ed eresie medioevali, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Collabora con VeraClasse-Travel &Lifestyle Magazine e Food Travel Verde Gusto.
Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino).
Ultimi libri pubblicati: “Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio” Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto “Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna”; “La svolta nei racconti di dieci donne”; “Boni Homini. Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena”; “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”.