
Quarant’anni di vita e 30 milioni di bottiglie certificate sono gli indici del Consorzio Vini Asolo Montello e della denominazione, che illustrano la progressione in un tempo significativo con aumento di valore del prodotto. Vinitaly 2025 è stata l’occasione per il via alle celebrazioni per i 40 anni del Consorzio, frutto di impegno costante e di una visione condivisa da tutti i produttori che operano nei territori di Asolo e del Montello, un luogo dove la cultura del vino è radicata e ha saputo evolversi nel tempo.
I vini Asolo e Montello, come l’Asolo Prosecco Superiore DOCG, il Montello DOCG e il Montello Asolo DOC, si distinguono per la loro eleganza e per il profondo legame con il territorio. I produttori di queste terre devono la propria identità a vitigni autoctoni come Glera, Perera, Recantina e Bianchetta, ma sono anche stati fra i primi in Italia a produrre rossi da taglio bordolese e ad introdurre la versione Extra Brut nel mondo del Prosecco, testimoniando la capacità del Consorzio di rinnovarsi pur non dimenticando le proprie radici. Vigneti di pregio e luoghi da visitare immancabilmente: non solo Asolo e il suo centro storico ma anche Villa Barbaro a Maser, progettata da Andrea Palladio e il Museo Gypsoteca Antonio Canova a Possagno, che custodisce le opere del celebre scultore; il Montello con l’Abbazia di Sant’Eustachio, dove Monsignor Della Casa scrisse il celebre Galateo, e i Percorsi della Grande Guerra, che raccontano le vicende della Prima Guerra Mondiale.
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