Amarone Opera prima
“Le nozze di Cana del Veronese – esposto al Louvre di fronte alla Gioconda – se lo si annusa, è facile capire che in quei bicchieri c’è dell’Amarone”; “I putti di Caravaggio, forse nemmeno il pittore lo sapeva, ma avevano Amarone nei propri bicchieri” e via così, tra arte e vino, le provocazione di Philippe Daverio alla presentazione di Anteprima Amarone del 2013, tradizionale evento di fine gennaio/primi febbraio organizzato dal Consorzio tutela vini Valpolicella, denominato in seguito Amarone Opera Prima.
Che dire ancora dell’Amarone, che non sia stato già detto? Eppur si muove, sempre, proiettato verso il futuro. Infatti presenta un bilancio tutto proiettato al futuro Amarone Opera Prima 2024, l’evento anteprima del Consorzio vini Valpolicella che sabato 3 febbraio prenderà il via alla Gran Guardia a Verona con il convegno “Clima, produzione e mercati: la Valpolicella alla prova del cambiamento” (ore 11). Pensato per riflettere sulle traiettorie e strategie di sviluppo alla luce di un’analisi congiunturale del settore, il talk – moderato dal direttore di Telenuovo, Andrea Andreoli – vedrà confrontarsi, il presidente Christian Marchesini; Andrea Lonardi, vicepresidente del Consorzio e Master of Wine; Carlo Flamini, responsabile Osservatorio del vino di Unione italiana vini e Maurizio Ugliano, professore ordinario di Enologia dell’Università di Verona.
“Tagliamo il nastro della 20^ edizione con un record: quest’anno sono 70 le aziende che presentano il millesimo 2019 – commenta Christian Marchesini –, un numero importante che riflette la forza di una denominazione che non ha paura di mettersi in discussione. Abbiamo infatti colto l’occasione di questo evento dedicato all’Amarone per mettere a tema i cambiamenti che la tipologia dei rossi e l’intero settore del vino stanno attraversando: un confronto per noi dovuto e necessario che siamo certi porterà a risposte costruttive”.
Sul fronte del programma, si prosegue poi con il talk “Amarone Opera Prima: sipario con Vittorio Grigolo”, un appuntamento con l’enfant prodige della lirica mondiale e protagonista dal 2013 del Festival lirico veronese. A seguire, dalle ore 12.30, si apriranno i banchi di assaggio prima alla stampa e poi agli appassionati (dalle 16.30 alle 19), che saranno i protagonisti della giornata di domenica (4 febbraio, dalle 10 alle 17), che si concluderà con il party “Winenot X Amarone Opera Prima” promosso in collaborazione con l’associazione Winenot e il Gruppo Giovani del Consorzio vini Valpolicella (dalle 18.00 alle 23.00).
Sul fil-rouge dell’attrattività e del futuro dei mercati anche le due masterclass riservate alla stampa di settore ed estera (su invito) in programma, come ‘anteprima dell’Anteprima’, per venerdì 2 febbraio, che vedono i wine expert JC Viens e Filippo Bartolotta affrontare rispettivamente i temi del collezionismo come asset di investimento (“Amarone, the next big thing in wine collecting?”, ore 11.00) e dell’evoluzione produttiva (“Amarone: the new wave”, ore 14.00).
Amarone Opera Prima è organizzato dal Consorzio Vini Valpolicella con il sostegno di Banco Bpm, Generali Cattolica Assicurazioni, Italsughero, Grafiche Valpolicella, Enoartis e con il patrocinio del Comune di Verona. L’ingresso per il pubblico e l’evento finale del 4 febbraio sono a pagamento. Info e prevendita biglietti su www.amaroneoperaprima.it
Claudia Farina
Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino ed eresie medioevali, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Collabora con VeraClasse-Travel &Lifestyle Magazine e Food Travel Verde Gusto. Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino). Ultimi libri pubblicati: “Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio” Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto “Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna”; “La svolta nei racconti di dieci donne”; “Boni Homini. Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena”; “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”.