Gin: un sorso di piacere che riscalda la bocca e il cuore, un prodotto per intenditori, naturale – le bacche di ginepro sono un antico rimedio medicamentoso – e di alta qualità. Una gratificazione personale, tra inebrianti aromi e profumi, che sta salendo al vertice degli alcolici, come si legge nell’articolo d Maria Teresa Manuelli su Il Sole 24 Ore del 4 luglio 2024: “Tra botaniche regionali, brand artigianali e ritorno alla purezza il gin prosegue la sua crescita, trainato dal segmento premium…. il distillato ottenuto dal ginepro è ormai oggetto di un vero e proprio culto tra gli appassionati, tanto da superare anche rum, whisky e vodka”. Tra le etichette emergenti, spicca il BLANC DE NOIRS London Dry Gin, bottiglia di classe già dal packaging, così elegante da sembrare, a prima vista, una bottiglia di profumo. Il ginepro con le sue caratteristiche peculiari entra in simbiosi con il resto degli ingredienti, grazie alla scelta e alla ricercatezza delle botaniche di altissima qualità effettuata dal Maestro Assaggiatore Francesco Galeone. E’ stato creato così un perfetto equilibrio gusto/olfattivo, apprezzato sia nella preparazione di gin tonic, che da solo con un cubetto di ghiaccio. Il felice approdo sul mercato di BLANC DE NOIRS London Dry Gin è il risultato di vari mesi di lavoro, ben nove prove di distillazione con relativi assaggi, effettuate presso la piccola distilleria artigianale ZonaB” in provincia di Verona con il Mastro distillatore Alessandro Zaghi. Il florilegio di botaniche è costituito, oltre al ginepro, da pepe rosa, coriandolo, cardamomo, the verde gunpowred, camomilla, legno di sandalo pepe timut e una piccola quantità di sale di Maldon, che prolunga l’intensità delle botaniche e conferisce al “Blanc de Noirs” una delicata morbidezza, rendendolo raffinato e versatile.
Il progetto “Blanc de Noirs” nasce da un’idea di Camelia Timis, che sembra trasmettere alla “creatura” la sua stessa esuberante, creativa personalità. Trasferitasi a Londra per qualche mese nel 2020, ha incominciato a frequentare varie distillerie e in una di queste “Gin suite” a Portobello, ha provato a distillare per la prima volta delle botaniche pensando ad un “viaggio sensoriale completo”. Rientrata in Italia il progetto è stato concretizzato con i risultati attuali, che vanno dal packaging avvolgente la confezione e la pregiata bottiglia, ad una sintesi armonica olfatto-gusto in un’espressione di forza e delicatezza, pari ai grandi London Dry Gin.
Per informazioni e vendita www.blancdenoirsgin.it

Scritto da:

Claudia Farina

Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino ed eresie medioevali, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Collabora con VeraClasse-Travel &Lifestyle Magazine e Food Travel Verde Gusto.
Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino).
Ultimi libri pubblicati: “Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio” Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto “Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna”; “La svolta nei racconti di dieci donne”; “Boni Homini. Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena”; “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”.