Validi per tutti in ogni stagione
Restare forzatamente a casa per l’emergenza da pandemia porta tante ripercussioni molte delle quali psicologiche. I soggetti più sensibili sono i bambini che potrebbero vivere con particolare difficoltà questi giorni completamente fuori dal mondo. L’assessore all’istruzione Anna Lisa Tiberio anche nella veste di coordinatrice della Rete di Cittadinanza e Costituzione promuove un documento, che ritiene molto importante per i genitori, teso a promuovere il ben-essere psico fisico dei bambini, proposto dalla Federazione internazionale Terre des Hommes che si compone di una rete di organizzazioni nazionali impegnate nella difesa dei diritti dei bambini. Dieci suggerimenti su come comportarsi con i più piccoli per aiutarli, proteggerli e rasserenarli che riportiamo.
1) Non
esporre i tuoi figli a un flusso costante d’informazioni.
Una delle caratteristiche della pandemia di Covid-19 è la grande mole di
informazioni disponibili su media a social. Un primo consiglio è quello di non
esporre e i tuoi figli a un flusso informativo costante: informarsi poche volte
al giorno, facendo riferimento solo alle fonti autorevoli, può aiutare a
controllare l’ansia. Nel farlo, occorre tenere presente che la situazione è in
divenire, quindi non è possibile conoscere tutti gli sviluppi della ricerca
scientifica. Occorre dunque avere fiducia nel lavoro che migliaia di medici e
ricercatori stanno facendo, non solo in Italia.
2) Spiega
ai tuoi figli la situazione in modo semplice, evitando toni allarmistici.
È normale che bambini e adolescenti facciano molte domande su questa emergenza.
Parlare con loro li aiuta a comprendere la situazione, per questo motivo è
importante spiegare quanto sta succedendo, usando parole semplici e adatte ad
età e livello di maturazione, evitando di lasciarli da soli di fronte alle
notizie che possono apprendere da tv, social ed amici. Soprattutto per i più
piccoli è importante evitare l’esposizione ai toni allarmistici e a immagini
terrificanti.
3)
Mostrati sempre disponibile all’ascolto per evitare di trasmettere ansia.
I bambini percepiscono le paure e le ansie degli adulti quindi è utile che, in
quanto genitore, ti mostri sempre disponibile all’ascolto, provando a mantenere
equilibrio e serenità, a beneficio tuo e di tuo figlio.
4) Di’
sempre ai tuoi figli la verità con la giusta emotività.
Sminuire o nascondere la verità ai bambini è un atteggiamento che li manda in
confusione e può amplificare le loro paure, suggerendo che sta succedendo
qualcosa che è così grave che va nascosto o di cui non si può parlare. È
preferibile dire ai bambini la verità con la giusta emotività, aiutandoli a
capire che se si adottano buone norme di comportamento è possibile evitare il
contagio. Rassicurazioni generiche che invitano a stare calmi e tranquilli non
sono riescono a contenere il loro malessere. È preferibile rassicurarli dicendo
che tutti, in famiglia e fuori, stanno prendendo le misure adeguate a
proteggersi.
5) Cerca
di mantenere i contatti con i figli anche in caso di separazione forzata.
È molto importante mantenere la vicinanza dei bambini ai loro genitori anche in
caso di separazione forzata. Per esempio, se dovesse essere necessaria
un’ospedalizzazione o l’autoisolamento, laddove possibile è utile garantire un
contatto telefonico.
6) Fai
mantenere i contatti con parenti o amici attraverso il telefono.
Anche se non ci si può incontrare, è possibile mantenere contatti con i nonni o
con gli amici attraverso il telefono o le diverse applicazioni a diposizione.
Sentire la vicinanza dei cari è molto importante e garantirsi occasioni di
incontro può rassicurare tutti sul fatto che si sta bene. I bambini possono
aver sentito spesso che il virus colpisce soprattutto gli anziani. Considerate
che possono aver sperimentato una forte angoscia di perdere i nonni o gli stessi
genitori. Spesso è una paura difficile da mettere in parola: presta quindi
attenzione a cogliere eventuali segnali di disagio.
7) Se tuo
figlio manifesta un malessere passa più tempo con lui giocando.
È possibile che i bambini, soprattutto i più piccoli, esprimano il disagio
manifestando irritabilità, necessità di contatto, agitazione. Possono diventare
particolarmente piagnucolosi e, in alcuni casi, fare la pipì a letto. È utile
aiutarli a esprimere il loro malessere: il gioco o il disegno sono i loro strumenti
di fronteggiamento dello stress. Passa più tempo con tuo figlio impegnandoti in
queste attività insieme a lui.
8) Crea
nuove routine insieme ai tuoi figli.
A causa della quarantena, bambini e adolescenti non possono più fare
affidamento su una organizzazione del loro tempo e dei lori spazi. Per quanto
possibile, è importante mantenere alcune routine, creandone di nuove. La
quarantena può essere un momento in cui beneficiare del tempo che normalmente
non hai a disposizione. Sfruttalo in maniera creativa e generativa, facendo in
modo che sia il tempo della relazione e non dell’autoisolamento sui social o
attraverso l’utilizzo dei diversi devices presenti a casa. Disegnare,
raccontare una storia, ascoltare musica o creare piccoli manufatti sono in primo
luogo occasioni per stare insieme. Alcune attività quali disegnare o fare dei
lavoretti sono normalizzanti perché riproducono quanto viene fatto a scuola e
possono rassicurare tuo figlio, riportandolo a prassi usuali. Per i bambini e
gli adolescenti che hanno bisogno di stancare il corpo, sono utili le attività
di movimento che possono essere fatte anche a casa. Non trascurare l’uso di
paste modellabili: la manipolazione serve a sciogliere la tensione e un effetto
benefico si può raggiungere anche impastando pane o pizza. Numerosi psicologi
dell’età evolutiva hanno creato delle storie che sono disponibili online per
spiegare il Coronavirus ai bambini. Cercale e leggile insieme a tuo figlio: da
sempre le fiabe sono un modo per combattere la paura.
9) Offri a
tuo figlio strategie alternative per affrontare la situazione.
Come gli adulti, bambini e adolescenti possono adottare strategie disfunzionali
di fronteggiamento dell’ansia o di contrasto alla noia. Potresti notare, per
esempio, la tendenza ad assumere più cibo o a fare spuntini frequenti e
numerosi. Se questo succede, prova ad offrire a tuo figlio strategie
alternative, mostrandoti disponibile ad impegnare il tempo della quarantena in
maniera produttiva, mantenendo disponibilità all’ascolto ed essendo pronto a
parlare del momento che state vivendo. È importante mantenere le routine di
cura e igiene personale, anche se si sta a casa. Non si tratta di prassi
frivole, ma di modi concreti di prendersi cura di sé, dedicandosi la giusta
attenzione. Bere qualcosa di caldo, fare un bagno, mettere una crema, sono
tutti modi per distendersi. Se normalmente tu e tuo figlio meditate, continuate
a farlo: si tratta di una pratica efficace contro lo stress.
10) Se ti
senti in difficoltà non esitare a contattare un esperto, anche on-line.
Provare ansia e sentirsi stressati è normale in questo momento. Se senti di non
riuscire a gestire le tue emozioni o riscontri difficoltà in tuo figlio, non
esitare a contattare un esperto che può aiutarti a far fronte alla situazione,
anche on-line. Diverse ricerche internazionali hanno dimostrato l’efficacia del
supporto psicologico da remoto.
In questi giorni la Rete di Cittadinanza e Costituzione che riunisce 58 scuole di Verona e provincia sta lavorando in sinergia con lo sportello ascolto dell’Ufficio scolastico di Verona coordinato dalla psicologa Guadagnini Giuliana e con altre Reti a livello nazionale perché le buone prassi possano diventare linee guida d’azione per chi è a contatto con i minori in questo periodo di massima emergenza educativa. E il pensiero non va solo all’oggi ma soprattutto al domani quando i nostri giovani studenti dovranno affacciarsi alla vita con un percorso alle spalle in cui i genitori e i familiari hanno stretto alleanze educative diverse nella modalità con gli educatori ed insegnanti. Parole importanti per aiutarli ad affrontare il presente ed il futuro: l’amore, l’ascolto e la comprensione.