claudia farina
Ultimi eventi | Eventi
Itinerando a Padova
Andare, vedere, provare, sentire, con il corpo in movimento e l’animo gioioso. E’ il senso di ITINERANDO per il turismo, che si terrà da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio 2020, alla Fiera di Padova. Tanti gli eventi in calendario per la prima fiera in Italia del turismo esperienziale. Ospiti d’eccezione racconteranno in prima persona le loro esperienze di viaggio nei Talk, speciali momenti di confronto e dibattito. Si parte venerdì 31 gennaio 2020 con Vittorio Brumotti, mentre sabato 1° febbraio 2020 sarà la volta di Patrizio Roversi e domenica 2 febbraio 2020 della blogger Manuela Vitulli e di Sergio Davi, skipper professionista e gommonauta, esperto di navigazione oceanica d’avventura. L’inaugurazione ufficiale della fiera sarà sabato 1° febbraio 2020 alle 12 con un ospite d’eccezione, la madrina della fiera Licia Colò, che taglierà il nastro di Itinerando al termine del talk “Il viaggio è vita”. Itinerando mostra tutte le dimensioni del viaggio. Si spazia dalle destinazioni al cicloturismo, dal CamperExperience al BoatExperience, dal food con le incredibili Nonne chef dalla Basilicata alla solidarietà di Marco Polo Team con il Cuamm. Esperienze uniche da vivere e condividere con i protagonisti di Itinerando. TUTTI GLI APPUNTAMENTI Venerdì 31 gennaio 2020, apertura alle ore 12. Alle ore 15.00 appuntamento con il primo Talk della manifestazione: Brumotti Experience. Il campione del mondo di bike trial 2006, detentore di 10 Guinness World Record, a Itinerando si farà riconoscere tra gli stand, invitando gli operatori a raccontare le loro proposte di viaggio, trasmesse direttamente su un led wall, protagonista dell’arena al centro della fiera. L’acrobata delle 2 ruote, inviato di Striscia la notizia, Vittorio Brumotti racconterà la sua personale esperienza di viaggio, sempre in bici, confrontandosi con realtà che propongono un turismo esperienziale come l’Ente Parco Delta del Po, il Parco di Pantelleria, Vicenza E’ e Grisignano Green Tour. Interverranno Federico Barbierato, sindaco di Abano Terme e Corrado Matera, assessore al Turismo Regione Campania Sabato 1° febbraio alle ore 12.00 inaugurazione ufficiale della fiera. A tagliare il nastro di Itinerando la madrina della fiera, Licia Colò con Giorgio Palmucci presidente Enit, Monsignor Liberio Andreatta e Antonio Barreca direttore generale Federturismo. Divulgatrice di tematiche legate all’ambiente e celebre conduttrice di trasmissioni televisive sul mondo dei viaggi, Licia Colò è la madrina di Itinerando. Oggi conduttrice de “Il Mondo Insieme” su TV2000 e di “Eden, un pianeta da salvare” su La7A Itinerando sarà protagonista del talk “Il Viaggio è Vita” in programma sabato 1° febbraio 2020, alle ore 10.00, dove parlerà della sua esperienza di viaggiatrice, coinvolgendo spettatori e ospiti. Alle ore 14.00 "La simbiosi tra turismo e ambiente passa anche attraverso il gioco", talk a cura di AICS - Commissione Nazionale Ambiente. Ospite d’eccezione alle ore 15.00: Patrizio Roversi sarà protagonista del talk “Turismi per caso”. Il suo modo di raccontare il viaggio, chiaro e divertente, ha dato vita a uno dei format più longevi e riusciti della televisione italiana. Turisti per caso è diventato poi anche un sito e una rivista, ma soprattutto un modo di vedere e vivere il viaggi. Gli appuntamenti di domenica 2 febbraio iniziano alle ore 10.00 con #ESPERIENZEINVAGGIO, Manuela Vitulli Show. La popolare blogger si confronterà con realtà turistiche che propongono viaggi esperienziali molto suggestivi, come Cala Molinella ecoresort in Puglia, la Basilicata con le sue Nonne chef e le proposte dell’ente per il turismo sloveno. Alle ore 11.00 l’arena della fiera ospiterà il talk “Chiamale se vuoi…emozioni di viaggio”, con Ludovica Casellati direttore viagginbici.com founder Luxury Bile Hotels e Luca Lazzari di Radio Padova. Innovation Village è il cuore innovativo di Itinerando. Qui durante i tre giorni della fiera si incontreranno i protagonisti dell’innovazione. 10 selezionate start up del settore presenteranno le proprie idee e i propri progetti: soluzioni che guardano avanti, importanti opportunità di sviluppo e business. Alle ore 14.00 sarà la volta del talk Sergio Davì Show – Le avventure oceaniche in gommone. Skipper professionista e gommonauta esperto di navigazione oceanica d’avventura, a Itinerando racconterà le sue avventure in gommone e la sua esperienza nell’ultima traversata Palermo-New York. Alle ore 16.00 la fiera sarà animata dai Balli ladini del gruppo Ladin del Poi. Un modo diverso di conoscere le tradizioni della montagna bellunese. Nonne chef, tutti i sapori della Basilicata. Promuovere i piatti della tradizione e tenerli vivi trasmettendoli alle nuove generazioni. E’ questo l’obiettivo delle Nonne Chef, una istituzione vera e propria della Basilicata! Un gruppo di simpatiche nonne social che hanno deciso di promuove i piatti che da sempre hanno cucinato a casa. Ma non solo. Propongono una cucina antispreco, spiegano come ridurre i passaggi che vanno dal campo alla tavola e organizzano workshop per trasmettere alle nuove generazioni le antiche ricette della cucina contadina perché la tradizione viene dal passato, si coltiva nel presente, per poi germogliare in chi rappresenta il futuro. In moto per l'Africa Marco Polo Team e Medici con l’Africa - Cuamm presentano a Itinerando il nuovo progetto “In moto con l’Africa”, un’iniziativa di grande spirito umanitario e internazionale, che prevede la fornitura di motoambulanze in Africa. Nel corso di Itinerando Marco Polo Team di “In moto con l’Africa”, appena rientrato dalla Sierra Leone per una missione con il Cuamm a supporto del progetto, racconterà la sua avventura al seguito di queste motoambulanze. Marco Polo Team presenterà inoltre nel suo stand di Itinerando “Il mondo in moto”, uno straordinario viaggio attorno al pianeta attraverso i racconti e i filmati del team. Info: itinerandoshow@padovafiere.it – www.itinerandoshow.com #itinerando #itinerando2020
Giulio Romano Arte e Desiderio
Erotismo ammiccante, felice, intrigante, dal mondo classico al Rinascimento, si ammira a Palazzo Te di Mantova nella mostra Giulio Romano: Arte e Desiderio, fino al 6 gennaio 2020. L’esposizione, a cura di Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon, è parte integrante del programma di mostre ed eventi “Giulio Romano a Palazzo Te” (settembre 2019 – giugno 2020), promosso dalla Fondazione Palazzo Te e dal Comune di Mantova, organizzato e prodotto con la casa editrice Electa. La mostra indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia. Concentrandosi sulla produzione di Giulio Romano, il percorso espositivo evidenzia la capillare diffusione di un vasto repertorio di immagini erotiche nella cultura artistica cinquecentesca e svela le influenze esistenti tra cultura alta e cultura bassa nella produzione di tali immagini. I preziosi oggetti esposti – provenienti da venti istituzioni italiane e straniere, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, l’Ermitage di San Pietroburgo, il Musée du Louvre di Parigi, il British Museum di Londra, il Rijksmuseum di Amsterdam, la Galleria Borghese di Roma, la Galleria degli Uffizi e il Museo del Bargello di Firenze – sottolineano il carattere giocoso, inventivo e a tratti sovversivo di queste invenzioni artistiche e dimostrano la flessibilità del soggetto erotico, utilizzato in opere che spaziano dai disegni ai dipinti, dalle sculture alle incisioni, dalle maioliche agli arazzi. Il tema della mostra, che offre al pubblico la possibilità di indagare un aspetto relativamente poco noto dell’arte del Rinascimento, è strettamente connesso al luogo che la ospita. Soggetti erotici e storie amorose sono infatti ricorrenti nelle sale di Palazzo Te, capolavoro indiscusso della carriera artistica di Giulio Romano. Il percorso si apre con la presentazione teatrale di una figura di Venere di marmo antica, già di proprietà di Giulio Romano e donata dall’artista al marchese di Mantova, Federico Gonzaga. L’opera esposta testimonia come la scultura antica ebbe un impatto fondamentale sull’immaginazione degli artisti attivi nel Cinquecento a Roma, in particolare Raffaello e Giulio Romano, e fornì loro lo stimolo per la creazione di nuove opere dal carattere scopertamente sensuale. La prima sezione illustra la produzione giovanile di Giulio al tempo della sua attività nella bottega di Raffaello, e in particolare il suo intervento nella decorazione della stufetta del Cardinal Bibbiena nel Palazzo Vaticano (1515-1516), e nella Loggia di Psiche alla Villa Farnesina a Roma. La seconda sezione è dedicata a I Modi, una serie di 16 immagini pornografiche, probabilmente ispirate a fonti antiche, che furono disegnate da Giulio Romano, incise da Marcantonio Raimondi e accompagnate da sonetti licenziosi composti da Pietro Aretino. La sezione intitolata Arte e Seduzione presenta una copia antica e particolarmente fedele della Fornarina di Raffaello, probabilmente realizzata da Raffaellino del Colle, un collaboratore di Giulio Romano, e il Ritratto di cortigiana di Giulio stesso, sempre ispirato al famoso ritratto erotico raffaellesco. A seguire, la sala dedicata a Gli amori degli dei dimostra, attraverso disegni e incisioni, la grande fortuna collezionistica di cui godettero i soggetti erotici nel Cinquecento quando venivano mascherati dietro la più accettabile apparenza di una storia mitologica e giustificati come traduzioni in immagini di invenzioni letterarie e poetiche. La quinta sezione costituisce il cuore della mostra ed è dedicata al quadro monumentale di Giulio Romano intitolato i Due Amanti, conservato all’Ermitage, il quale potrebbe essere stato realizzato poco prima dell’arrivo dell’artista a Mantova, nel 1524, e condotto nella città dei Gonzaga per il marchese Federico. Affiancano il dipinto due opere di eccezionale importanza artistica, affini ai Due Amanti per soggetto e cronologia: un arazzo – spettacolare per dimensioni e preziosità dei materiali – con Mercurio ed Erse, ispirato a un’invenzione di Raffaello per la Villa Farnesina, in prestito dal Metropolitan Museum of Art di New York, e un raffinato cartone di grandi dimensioni preveniente dal Louvre raffigurante Giove e Danae, di mano di Perino del Vaga – un altro collaboratore di Raffaello – che dovette servire da modello per un arazzo (ora perduto) realizzato su commissione di Andrea Doria, parte di una serie dedicata agli amori clandestini di Giove. Il tema degli amori clandestini di Giove torna nell’ultima stanza dell’esposizione, dove un grande cartone raffigurante gli amori di Giove e Leda ispirato a una invenzione di Michelangelo e la sensuale Danae di Correggio, commissionata da Federico Gonzaga nel 1530-1532, attestano come gli artisti cinquecenteschi si siano cimentati nel campo della pittura di soggetto erotico in competizione con la scuola di Raffaello. Il progetto di allestimento è a cura di Lissoni Associati. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa. www.giulioromanomantova.it www.fondazionepalazzote.it
Giulio Romano “Con nuova e stravagante maniera”
Torna in mostra a Mantova un suo grande artista, il più illustre allievo di Raffaello: Giulio Romano, pseudonimo di Giulio Pippi de' Jannuzzi (Roma, 1492 o 1499 - Mantova, 1546). Continua fino al 6 gennaio 2020 la mostra “Con nuova e stravagante maniera”. Giulio Romano a Mantova", nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi, dedicata al grande Giulio Romano e al suo modo straordinario di esercitare l'arte, in particolare a Mantova. Il progetto illustra il percorso artistico del Pippi, dagli inizi a Roma fino al successo nella città dei Gonzaga. Il multiforme ingegno si è felicemente compiuto in campi e attività quali l’architettura, la pittura, gli arazzi, l’oreficeria, accomunate nella disciplina del disegno, che esercitò fin da giovane in modo eccelso. Accanto alle opere del Louvre la mostra propone una selezionata raccolta di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle, oltre a dipinti, stampe e maioliche. Le più recenti tecnologie digitali ricreano, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi. “L’iniziativa di Palazzo Ducale su Giulio Romano - afferma Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale - vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo l’eccezionalità della figura storica del più celebre allievo ed erede di Raffaello. Maestro del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie del suo talento di pittore, architetto e uomo di cultura. “Con nuova e stravagante maniera”, con la prestigiosa collaborazione di una rinomata istituzione europea come il Louvre, rappresenta un’importante chance per la città: andare oltre la tradizionale concezione di mostra temporanea per riunire tutte le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo. Al di là della sua importanza culturale specifica si tratta di un’occasione per fare rete tutti insieme verso un unico grande obiettivo di crescita collettiva”. Nicola Karcher (da disegno di Giulio Romano): Venere e i putti Arazzo, Modena, Galleria Verolino “La mostra Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova - sottolinea Jean-Luc Martinez, presidente e direttore del Musée du Louvre di Parigi -, che si svolgerà a Palazzo Ducale di Mantova nell’autunno 2019, è il frutto di un partenariato eccezionale tra il Musée du Louvre e il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova. L’evento espositivo permetterà di presentare negli ambienti di Palazzo Ducale una scelta di settantadue fogli di Giulio Romano (1492 o 1499 – 1546) scelti all’interno del ricco fondo di disegni di mano dell’artista conservato al Louvre, il più importante oggi noto”. “La presentazione dei disegni del Louvre - prosegue Jean-Luc Martinez -, completata dalla scelta di un’ulteriore quarantina di opere provenienti da altre istituzioni, offrirà al pubblico la possibilità di percorrere tutta la carriera di Giulio Romano, l’allievo di Raffaello che fu maggiormente influenzato dal suo stile e dal suo modo di lavorare. Questi fogli saranno eccezionalmente messi a confronto con le opere finite allo scopo di illustrare la relazione che, all’epoca, legava il maestro, i collaboratori e gli allievi: tra questi ultimi possiamo citare Fermo Ghisoni, Rinaldo Mantovano e, soprattutto, Giovan Battista Bertani, colui che gli succederà nella direzione dei lavori in Palazzo alla sua scomparsa nel 1546”. www.giulioromanomantova.it