Angeli e spiritualità

Giorno degli Angeli Custodi: 2 ottobre – di Elisabetta Arici

Il giorno degli Angeli Custodi diventato anche giornata dei nonni. I nonni che diventano le guide, i custodi dei loro nipotini e nipoti e che, amorevoli, colmano le assenze ma anche le carenze dei genitori e, con il loro amore autentico, profondo, incondizionato, percepiscono meglio di ogni altra persona, quali sono le nostre vere aspirazioni, le nostre mancanze ma, soprattutto colgono e si fanno custodi dei nostri desideri sin da piccini. Insomma dei veri angeli in terra per chi ha la fortuna di passare o di aver trascorso con loro parte del tempo.

Quindi ancora ripeto quello degli Angeli custodi può sembrare un argomento per bambini ma invece e un tema estremamente complesso e forse anche per certi aspetti “delicato”.

La cristianità ha affiancato o, a mio parere personale, quasi sostituito, la nostra protezione ai Santi patroni o protettori. Ma per i bimbi pare più amorevole suggerire la figura dell’angioletto che vede e capisce i suoi pensieri e invita alla bontà.

Per la Chiesa è ufficialmente riconosciuto il culto di tre Arcangeli e precisamente Gabriele, Raffaele, Michele la cui ricorrenza è il giorno 29 settembre e il giorno 2 ottobre riserva una giornata al culto degli angeli custodi in generale.

Un po’ di storia. La Festa degli Angeli Custodi, festa resa obbligatoria per tutta la Chiesa latina nel 1670 da Clemente X, mentre quella ortodossa li celebra l’11 gennaio. Una festa che nacque in Spagna, a Valencia, nel 1411, istituita per l’angelo protettore della città, mentre prima di allora si celebrava il 29 settembre, in concomitanza con la Festa di San Michele. Dopo Valencia, fu la volta di alcune città francesi che presero iniziative simili. Durante il secolo successivo, l’idea dalla Spagna si diffuse in Portogallo, poi in Austria e nelle regioni italiane più influenzate dagli Asburgo. Già nel ‘500 sorsero le prime “Compagnie dell’Angelo Custode” che si diffusero rapidamente grazie alla pubblicazione di diversi trattati teologici e con l’impulso di diversi ordini religiosi tra cui i Padri Somaschi. Fu Papa Paolo V, in una bolla datata 1614, ad assegnare specifiche indulgenze ai membri delle Compagnie dell’Angelo Custode aggregate all’Arciconfraternita di Roma che compissero particolari atti meritori. Il riconoscimento liturgico della festa avvenne nel Messale romano di Papa Pio V nel 1570, in cui furono indicate 4 feste espressamente consacrate agli angeli: quelle dedicate agli Angeli Custodi, all’Arcangelo Gabriele, all’Arcangelo Michele, all’Arcangelo Raffaele. La festa dedicata agli Angeli Custodi venne soppressa da Pio V e ristabilita da Paolo V nel 1608.

Angeli in abbondanza ci accompagnano dipinti in tutte le chiese, bellissime statue e decorazioni. Testi sacri del vecchio e nuovo testamento ci descrivono e ci rappresentano la loro presenza negli episodi più importanti.

Alcune citazioni:

Ap 5, 11-14 – schiere degli angeli che nella Gerusalemme celeste cantano la gloria di Dio

Salmo 90 – Egli invierà i suoi angeli a custodirti perché il tuo piede non inciampi contro la pietra..

Gn 28,10 – il sogno di Giacobbe, vede una scala allungarsi in cielo e gli angeli salire e scendere…

Es 34,33 . 33, 2 – Io mando un angelo davanti a te per custodirti nel cammino e farti entrare nel luogo che ho preparato per te…

Tb 12 12 – Gli angeli portano al cospetto di Dio le preghiere degli uomini…

Lc 16,22 – Quando il povero morì (Lazzaro) fu portato dagli angeli nel seno di Abramo…

Gv 5,4 – Un angelo scendeva nella piscina per agitarne le acque

Mc 8, 38 – Quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi…

Sappiamo anche che alcuni santi parlavano spesso con il proprio angelo custode. Riporto un esempio abbastanza noto: San Pio da Pietrelcina, spesso raccontava dei dialoghi con il suo angelo custode.

Ma torno alla giornata di oggi e mi pare molto importante citare il testo dal Vangelo del 2 ottobre 2021 dove torna il tema dei bambini. Dal Vangelo secondo Matteo:

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?”.
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i
loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei Cieli”.

Chi sono? Che funzioni hanno? Come e quando rivolgerci a loro ? Che importanza hanno nella nostra vita? Ma, prima di tutto: quale è e come si chiama il nostro personale angelo custode? Un invito quindi ad avvicinare questo meraviglioso mondo.

Il primo passo, secondo me, è conoscere il nome del proprio angelo per poterlo chiamare per nome. E’ un prezioso elemento di introspezione, una guida a orientare meglio noi stessi a conoscerci intimamente.

immagine da Pixabay

Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino ed eresie medioevali, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Collabora con VeraClasse-Travel &Lifestyle Magazine e Food Travel Verde Gusto. Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino). Ultimi libri pubblicati: “Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio” Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto “Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna”; “La svolta nei racconti di dieci donne”; “Boni Homini. Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena”; “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”.

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