Guida Slow wine 2023
Immancabile, puntuale, apprezzata torna Slow Wine edizione 2023, guida completa al vino italiano che ogni anno seleziona le migliori cantine e le più interessanti bottiglie del panorama enologico nazionale. Cominciamo dai numeri per inquadrare quantità e serietà della guida: 24.500 vini assaggiati, 1957 cantine visitate e recensite, 227 cantine buone, pulite e giuste, premiate con il riconoscimento della Chiocciola, 194 cantine premiate con la Bottiglia, i cui vini esprimono un’eccellente qualità organolettica. A ogni cantina è dedicata una scheda che si compone di tre parti: la prima descrive le persone che vivono e lavorano in azienda, la seconda i vigneti e le modalità con cui vengono accuditi, la terza i migliori vini prodotti (in elenco gerarchico di qualità) che si trovano in commercio. Centinaia e centinaia sono i contribuiti video visualizzabili attraverso un QR Code. Antonella Bampa, fiduciaria Slow Food e sommelier professionista così sintetizza il senso della Guida: «Visto il grande patrimonio di denominazioni italiane, la missione di Slow Food Wine è fare rete per raccontare al mondo tale patrimonio attraverso l’incontro tra i produttori e coloro che raccontano storie autentiche di vini e persone, ben oltre gli scopi commerciali». Corinna Gianesini, nella sua molteplice veste di responsabile della Guida Slow, delegata per il Veneto dell’Associazione Le donne del vino e responsabile della Banca del vino a Verona, ha evidenziato la presenza nella Guida di venti aziende veronesi, produttrici di Bardolino, Valpolicella, Lugana, Soave e Durello, espressioni eccellenti del “buono pulito e giusto”, il claim vincente di Slow Food. La presentazione in Gran Guardia a Verona è stata una festa alla quale hanno partecipato produttori, ospiti, ristoratori in collaborazione con l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, Slowerona, Fattoria Globale, Scuola di danza Arts studio e Associazione Cultura Moderna. Particolare risalto è stato riservato al vino Enantio, vitigno d’antico lignaggio risalente almeno al I secolo, prodotto nel territorio della Valdadige, ai piedi del Monte Baldo. Tra le presenze consolidate quando si tratta di Slow wine, quella del Cavaliere del Recioto ed Accademico onorario Lorenzo Simeoni, nonchè le strade del vino della Valpolicella e del Soave.
www.slowfood.it
Claudia Farina
Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino ed eresie medioevali, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Collabora con VeraClasse-Travel &Lifestyle Magazine e Food Travel Verde Gusto. Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino). Ultimi libri pubblicati: “Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio” Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto “Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna”; “La svolta nei racconti di dieci donne”; “Boni Homini. Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena”; “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”.